Lo Studio Legale Bonafede assiste su tutto il territorio nazionale le imprese che lavorano nel settore dell’energia nelle molteplici attività che richiedono un supporto legale, tra le quali l’assistenza per la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
La filiera dell’energia è molto ampia e impegna tantissimi settori del diritto in maniera completamente nuova e innovativa.
Ogni volta che un’azienda che opera nel settore dell’energia richiede supporto legale (in alcuni casi, insieme ad altre imprese coinvolte nello stesso progetto), è necessario che vecchi e nuovi schemi contrattuali vengano combinati e “incastrati” per formare un quadro giuridico perfettamente aderente al modello economico che si vuole realizzare.
L’attività professionale che lo Studio Legale Bonafede svolge in tutta Italia sta portando alla creazione di un network virtuoso di imprese e professionisti che, con impegno, serietà ed ambizione, viaggiano verso l’orizzonte vastissimo della transizione ecologica (con particolare riferimento alla transizione energetica).
Infatti, se è necessario ed è richiesto dal cliente, lo Studio Legale Bonafede lavora in team con altri professionisti.
D’altronde, il frequente confronto con le esigenze di molteplici soggetti e protagonisti del settore (dalle energy service company agli investitori, dai fornitori ai trader di energia) impone, a partire dallo studio di fattibilità, valutazioni di carattere tecnico, giuridico, fiscale, economico, sociale.
Per quanto concerne l’assistenza legale in senso stretto, è sempre più evidente che istituti radicati nella storia del nostro ordinamento giuridico vengono rilanciati e stimolati dalle moderne dinamiche (economiche e sociali) del diritto dell’energia.
Si pensi, soltanto per fare un esempio, a tutta l’attività contrattualistica che, necessariamente, deve rispondere alle tante innovative esigenze delle imprese del settore energetico: sempre a titolo esemplificativo, si menzionano i contratti relativi all’acquisizione della disponibilità dei terreni (e relative attività di due diligence), contratti di finanziamento, O&M agreement (per la gestione e manutenzione degli impianti), Power Purchase agreement (PPA, per la vendita dell’energia elettrica), leasing operativo, contratti relativi alle opere edilizie propedeutiche all’installazione degli impianti.
All’interno (e, per certi versi, ai confini) del settore estremamente variegato dell’energia, il nostro Paese si è da poco affacciato su una nuova e vastissima area giuridica, sociale ed economica, con possibilità di espansione elevatissime: si tratta di tutte le forme di autoconsumo condiviso e, in particolare, delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), disciplinate dalla Direttiva (UE) 2018/2001 (c.d. RED II, Renewable Energy Directive), recepita in modo definitivo in Italia con il D. lgs. n. 199/2021.
Infatti, secondo tutti gli osservatori e studiosi del settore, le Comunità Energetiche Rinnovabili avranno un ruolo di primo piano, all’interno delle CACER (Configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile), come veicolo e strumento fondamentale nella direzione della transizione energetica.
Lo Studio Legale Bonafede offre un servizio di consulenza e assistenza, anche in team con società e professionisti del settore, in tutto il percorso che porta imprese, enti territoriali, autorità locali e cittadini (per l’elenco completo, si rinvia all’art. 31 del D. Lgs. 199/2021) a creare una Comunità Energetica Rinnovabile.
A titolo esemplificativo, si riportano alcuni passaggi fondamentali: la scelta della forma giuridica più idonea (ad es. cooperativa); la redazione del relativo atto costitutivo e dello statuto; i contratti tra le società che lavorano concretamente alla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione degli impianti di produzione di energia; l’assistenza eventuale nel quadro dei rapporti e interlocuzioni con il GSE (Gestori Servizi Energetici) o con ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).
Le stesse attività di consulenza e assistenza legale vengono svolte dallo Studio per la formazione delle altre CACER, tra cui il Gruppo di Autoconsumo Collettivo (AUC) a cui, per esempio, fanno riferimento i condomìni.
Sempre più imprese, cittadini, enti territoriali e autorità locali faranno ricorso alle Comunità Energetiche Rinnovabili.
Per avere un’idea delle prospettive di espansione si pensi che, in aprile 2024 (mese di pubblicazione on line dei portali sul sito del GSE per le richieste degli incentivi) avevamo in Italia alcune decine di Comunità Energetiche operative in tutta Italia: secondo uno studio dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano (Electricity Market Report), entro il 2025 le CER italiane saranno circa 40.000 e coinvolgeranno circa 1,2 milioni di famiglie, 200.000 uffici e 10.000 Pmi. Secondo il MASE, le tariffe incentivanti potranno interessare 210.000 progetti con 2.000.000 aderenti; il contributo in conto capitale sosterrà 85.000 progetti.
Nel 2024 è stato pubblicato il libro Comunità Energetiche 2.0. L’autoconsumo alla luce dei recenti aggiornamenti normativi, di cui l’Avv. Alfonso Bonafede è curatore insieme a S. Monticelli. All’interno del libro è presente il capitolo, di cui è autore l’Avv. Bonafede, dal titolo: La “veste giuridica” sartoriale delle Comunità Energetiche Rinnovabili per un modello socio-economico nuovo a misura di cittadino e di impresa.
Nota:
La Comunità Energetica Rinnovabile (CER), in base all’art. 2 della Direttiva 2018/2001 (c.d. RED II), è rappresentata da ogni soggetto giuridico «a) che, conformemente al diritto nazionale applicabile, si basa sulla partecipazione aperta e volontaria, è autonomo ed è effettivamente controllato da azionisti o membri che sono situati nelle vicinanze degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili che appartengono e sono sviluppati dal soggetto giuridico in questione; b) i cui azionisti o membri sono persone fisiche, PMI [Piccole o Medie Imprese] o autorità locali, comprese le amministrazioni comunali; c) il cui obiettivo principale è fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai propri azionisti o membri o alle aree locali in cui opera, piuttosto che profitti finanziari».